La nascita

Il nostro approccio eco-sistemico alla nascita promuove l’attivazione delle risorse endogene materne e fetali, in un habitat microbiologicamente conosciuto, protettivo dell’ecosistema familiare, ottimizzando le risorse materiali impiegate e minimizzando l’utilizzo di farmaci e interferenti endocrini.

La nascita ecosistemica

Mamaninfea è nata per ognuna di noi, da un sogno ad occhi aperti mentre lavoravamo a diverse latitudini geografiche dove partorire, allattare e accudire era parte della vita delle donne senza delega alcuna verso istituzioni, specialisti, farmaci e procedure. E’ come se in quei luoghi così primari, selvatici, lontani dall’industria della nascita, potessimo finalmente prendere il coraggio di nascere come ostetriche. 

Nonostante fossimo ostetriche, non eravamo in realtà così indispensabili.  Eravamo essenzialmente e squisitamente utili in caso di bisogno, ossia molto raramente. 

Che meravigliosa scoperta! Quante risorse hanno le donne!

La nascita è un processo ecologico per natura, ed è sistemica poichè coinvolge tutte le stratificazioni vitali dell’essere umano (corpo-mente-spirito-...).

E’ il passaggio ambientale di un essere vivente che, per sua natura, è resiliente, capace di adattarsi e sopravvivere senza distruggere gli ecosistemi con cui entra in contatto. 

La madre rappresenta l’ecosistema preponderante del suo cucciolo, ne è per definizione il suo habitat principale sia prima che dopo la nascita. Il suo corpo è ciò da cui il suo piccolo prende tutte le sostanze nutritive, crescendo nel suo ventre, tra le sue braccia e oltre il suo corpo una volta indipendente.

Il potenziale ecologico della madre è quell’insieme di sostanze, ormoni, energie, comportamenti con i quali lei nutre e crìa (dallo spagnolo: crea, alleva, cresce ed educa) il suo bambino. Questi elementi vengono co-creati e interscambiati tra la madre e il suo cucciolo in un continuum che parte dal concepimento e si prolunga per un periodo di durata variabile.


Nel passaggio ambientale che avviene durante il parto, come ostetriche ci impegniamo a vegliare sull’integralità e la genuinità del processo e ad intercettare precocemente eventuali situazioni nelle quali sia richiesto il nostro apporto o intervento. 

Promuoviamo una cultura della nascita che accompagni le madri, le famiglie a vivere il parto come un evento naturale in linea con le loro scelte di vita attraverso una profonda preparazione in gravidanza e che si prosegue nei primi anni di vita.

Ci dissociamo dall’attribuire alla nascita una cornice ideologica e ideale che mette in luce aspetti quasi eroici e stereotipati del partorire. L’essere umano è complesso e meraviglioso nel partorire come tutti gli altri esseri viventi da cui oggi ha molto da reimparare e ispirarsi, recuperando il potenziale selvatico che permette alla danza psico-neuro-endocrina di fluire.


Il nostro modello assistenziale verso una nascita a km 0::

  • rispetta i bio-ritmi della madre e del suo bambino

  • promuove l’attivazione delle risorse endogene materne, fetali, neonatali, genitoriali

  • si espleta in un habitat microbiologicamente conosciuto e riconosciuto

  • non spreca risorse materiali riducendo i rifiuti legati al parto (guanti, presidi sanitari, farmaci,...) all’essenziale. 

  • minimizza i farmaci (l’unico farmaco presente in borsa ostetrica è usato solo in regime di emergenza per l’emorragia post-partum)

  • protegge l’ecosistema materno da interferenti

  • è libero da tecnologia superflua e distraente

  • promuove un accudimento il più possibile plastic-free e tech-free